Un po’ di storia
La nostra storia inizia nel 1830 come famiglia di mugnai, con mulini ad acqua alimentati dal flusso proveniente da Novilara. Con il tempo, la fonte d’acqua fu deviata per Novilara e i miei antenati costruirono un bottaccio sul torrente Arzilla.
Negli anni ’50, i nonni modernizzarono il mulino con cilindri d’acciaio e macine elettriche.
Negli anni ’70, mio padre Ercole divenne a capo dell’attività, affiancandola al lavoro per la San Pellegrino. La nostra casa divenne un punto di riferimento per la comunità, un luogo accogliente.
Alla fine degli anni ’80, mio padre si dedicò completamente al mulino, ma anche a un nuovo progetto. Mia nonna Elvina, cuoca eccellente, preparava piatti tipici marchigiani per la famiglia e gli amici, con una cucina semplice e saporita.
Da qui nacque l’idea di mio padre: trasformare la nostra passione per la cucina in un’attività aperta a tutti.
Il cambiamento era inevitabile. Dopo un’attenta riflessione, mio padre avviò il processo di trasformazione del nostro opificio in un ristorante. Nel 1988 nacque la nostra attività ristorativa: inizialmente come piadineria, poi pizzeria, fino a diventare un vero e proprio ristorante.
I miei ricordi di quell’epoca sono sfumati, complice la giovane età e la rapidità con cui tutto si evolveva. A sedici anni, il lavoro dei genitori sembra distante dai propri interessi, ma ben presto mi ritrovai coinvolto nell’attività. Non come cuoco, né come cameriere, bensì come lavapiatti. “Si parte sempre dal basso, mai dall’alto”, diceva mio padre. “Solo così si può comprendere realmente come gestire un team”.